Provincia: Viterbo
Distanza dal capoluogo: 50 Km Altitudine: 420 m.s.l.m. Superficie del Comune: 130,30 Kmq Popolazione: 5650 ab. circa Abitanti: acquesiani Codice Istat: 056 001 Codice postale: 01021 Codice catasto: A040 Prefisso telefonico: 0763 Santo patrono: Sant'Ermete Giorno festivo: 28 Agosto Gemellaggi: Vinje (Norvegia) Frazioni: Torre Alfina, Trevinano Sito: http://www.comuneacquapendente.it |
Posizione
- Comune situato all'estremo limite settentrionale del Lazio, ai confini con Toscana e Umbria, nel versante esterno del recinto craterico del lago di Bolsena.
- Disposto su un ripiano di tufo a strapiombo sulla valle del fiume Paglia a nord, mentre sul versante opposte è aggirato dalla Via Cassia, coincidente con l'antico tracciato della Via Francigena.
- Confina a Nord con la Toscana, a Est con l'Umbria, a Sud con i Comuni di Onano e San Lorenzo Nuovo, a Ovest con la Tosca e il Comune di Proceno.
- Comune situato all'estremo limite settentrionale del Lazio, ai confini con Toscana e Umbria, nel versante esterno del recinto craterico del lago di Bolsena.
- Disposto su un ripiano di tufo a strapiombo sulla valle del fiume Paglia a nord, mentre sul versante opposte è aggirato dalla Via Cassia, coincidente con l'antico tracciato della Via Francigena.
- Confina a Nord con la Toscana, a Est con l'Umbria, a Sud con i Comuni di Onano e San Lorenzo Nuovo, a Ovest con la Tosca e il Comune di Proceno.
Come arrivare
- Da Nord: Autostrada A1 Firenze-Roma, uscita Fabro. Strada Statale n. 2 Via Cassia, direzione Abbadia San Salvatore-Acquapendente.
- Da Sud: Autostrada A1 Roma-Firenze, uscita Orvieto. Strada Statale n. 2 Via Cassia, direzione Montefiascone-Bolsena-Acquapendente.
- Da Nord: Autostrada A1 Firenze-Roma, uscita Fabro. Strada Statale n. 2 Via Cassia, direzione Abbadia San Salvatore-Acquapendente.
- Da Sud: Autostrada A1 Roma-Firenze, uscita Orvieto. Strada Statale n. 2 Via Cassia, direzione Montefiascone-Bolsena-Acquapendente.
Cenni storici
- Acquapendente è probabilmente l'antica Acula o Aquae Taurinae, sebbene di essa non si abbiano notizie storiche, ma sono comunque visibili nel territorio resti di epoca etrusca e romana.
- Deve molta della sua storia alla via Francigena che le ha permesso nel tempo di avere molteplici scambi culturali e commerciali. Risale però al IX secolo la documentazione scritta del primo insediamento urbano di Farisa o Arisa, sorto lungo la via Francigena.
- E' nel X secolo che compare per la prima volta il nome di Acquapendentem, tra i documenti dell'imperatore Ottone I, fermatosi per un periodo in questi luoghi. Nel XII secolo Acquapendente, grazie alla donazione di Matilde di Canossa, entra a far parte del patrimonio di San Pietro sotto la diocesi di Orvieto.
- Dal XII al XIV secolo Acquapendente è un continuo susseguirsi di governi diversi: imperiale, pontificio, orvietano, senese, finchè nel 1434 passa sotto il potere di Francesco Sforza, duca di Milano. Vi rimarrà soltanto fino al 1443 quando il papa Eugenio IV ne ritorna in possesso per un lungo periodo di sviluppo e prosperità economica. Sono di questo periodo i palazzi signorili più belli e l'affermazione dell'artigianato locale nella lavorazione della ceramica.
- Nel 1642, la cittadina subisce il saccheggio da parte delle truppe di Odoardo Farnese, ma nel 1649 diviene sede vescovile dopo la distruzione della città di Castro. Il 20 settembre 1870 viene annessa allo Stato Italiano.
- Acquapendente è probabilmente l'antica Acula o Aquae Taurinae, sebbene di essa non si abbiano notizie storiche, ma sono comunque visibili nel territorio resti di epoca etrusca e romana.
- Deve molta della sua storia alla via Francigena che le ha permesso nel tempo di avere molteplici scambi culturali e commerciali. Risale però al IX secolo la documentazione scritta del primo insediamento urbano di Farisa o Arisa, sorto lungo la via Francigena.
- E' nel X secolo che compare per la prima volta il nome di Acquapendentem, tra i documenti dell'imperatore Ottone I, fermatosi per un periodo in questi luoghi. Nel XII secolo Acquapendente, grazie alla donazione di Matilde di Canossa, entra a far parte del patrimonio di San Pietro sotto la diocesi di Orvieto.
- Dal XII al XIV secolo Acquapendente è un continuo susseguirsi di governi diversi: imperiale, pontificio, orvietano, senese, finchè nel 1434 passa sotto il potere di Francesco Sforza, duca di Milano. Vi rimarrà soltanto fino al 1443 quando il papa Eugenio IV ne ritorna in possesso per un lungo periodo di sviluppo e prosperità economica. Sono di questo periodo i palazzi signorili più belli e l'affermazione dell'artigianato locale nella lavorazione della ceramica.
- Nel 1642, la cittadina subisce il saccheggio da parte delle truppe di Odoardo Farnese, ma nel 1649 diviene sede vescovile dopo la distruzione della città di Castro. Il 20 settembre 1870 viene annessa allo Stato Italiano.
Arte e Monumenti
- Poco o niente è rimasto dell'epoca etrusca e romana. Importanti, invece, sono i monumenti medioevali.
- Cinta muraria. Anteriormente al 1198, prima della disastrosa guerra contro il Comune di Orvieto, Acquapendente era dotata di solide mura dotate di sei porte. In seguito i Consoli Senesi, ordinarono un loro ridimensionamento, abbattendone la fascia superiore. Rimasero soltanto le porte. Nel Rinascimento le mura vennero di nuovo fortificate mediante la costruzione di torri e bastioni che con il tempo si ridussero a pochi ruderi. Nel XIX secolo alcune vennero restaurate e utilizzate a scopo abitativo.
- Basilica del Santo Sepolcro - Secondo la tradizione, l'origine della Basilica è dovuta a Matilda di Westfalia (895-968), madre di Ottone I il Grande, che in viaggio dalla Germania, si fermò ad Acquapendente e ordinò di costruire la Chiesa.
In origine era di forme romaniche ma, successivi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, la portarono alla attuale forma barocca.
L'interno è composto da tre livelli: il superiore comprende l'altare centrale e le cappelle di Sant'Ermete e del Sacramento; il centrale comprende le tre navate e l'inferiore la cripta romanica del X secolo, formata da nove navate e 22 colonne con pregevoli capitelli.
- Chiesa di Sant'Agostino - Risale al 1290 unitamente al vicino Convento. Successive modifiche e trasformazioni ne '700 la portarono ad avere le attuali forme barocche.
Il vicino convento è oggi sede della Scuola Elementare.
- Chiesa di Sant'Antonio Abate e Santa Caterina - Piccola chiesetta costruita subito dietro la Chiesa di Sant'Agostino. In una nicchia nell'abside si trova la statua lignea di Sant'Antonio Abate, di grande interesse storico e artistico.
- Chiesa di Santa Maria o di San Francesco - Chiesa consacrata nel 1149 dal vescovo Aldobrandino di Orvieto. Contiene numerose opere d'arte e affreschi del XVII secolo. Interessannte un portale incastonato nella facciata originale. Conserva un pregiato crocifisso in legno che risale al XIII secolo.
- Monastero di Santa Chiara - Disposto su di un colle a nord dell'abitato, il Monastero di clausura di Santa Chiara affaccia con alte mura sulla Via Cassia.
- Chiesa di San Lorenzo - Disposta sulla via principale del centro abitato, sembra che già esistesse prima del 1594. Nel 1877 la chiesa venne demolita e ricostruita dall'architetto Guglielmo Meluzzi, infine nel 1981 venne completamente restaurata.
- Interessanti sono la porta medioevale detta Julia de Jacopo; la Torre dell'Orologio, detta anche del Barbarossa o L'Orloggione, del XII secolo; le chiesa di Santa Caterina, del XIII secolo; il Palazzo Viscontini, con un ricco portale e il neoclassico Palazzo Comunale del XIX secolo.
- La ceramica - La tradizione ceramica di Acquapendente ha origini antichissime. Le tracce di questo tipo di lavoro si possono vedere, oltre che nei laboratori tuttora esistenti, anche lungo le vie del paese su targhe votive e manufatti ceramici
- Poco o niente è rimasto dell'epoca etrusca e romana. Importanti, invece, sono i monumenti medioevali.
- Cinta muraria. Anteriormente al 1198, prima della disastrosa guerra contro il Comune di Orvieto, Acquapendente era dotata di solide mura dotate di sei porte. In seguito i Consoli Senesi, ordinarono un loro ridimensionamento, abbattendone la fascia superiore. Rimasero soltanto le porte. Nel Rinascimento le mura vennero di nuovo fortificate mediante la costruzione di torri e bastioni che con il tempo si ridussero a pochi ruderi. Nel XIX secolo alcune vennero restaurate e utilizzate a scopo abitativo.
- Basilica del Santo Sepolcro - Secondo la tradizione, l'origine della Basilica è dovuta a Matilda di Westfalia (895-968), madre di Ottone I il Grande, che in viaggio dalla Germania, si fermò ad Acquapendente e ordinò di costruire la Chiesa.
In origine era di forme romaniche ma, successivi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, la portarono alla attuale forma barocca.
L'interno è composto da tre livelli: il superiore comprende l'altare centrale e le cappelle di Sant'Ermete e del Sacramento; il centrale comprende le tre navate e l'inferiore la cripta romanica del X secolo, formata da nove navate e 22 colonne con pregevoli capitelli.
- Chiesa di Sant'Agostino - Risale al 1290 unitamente al vicino Convento. Successive modifiche e trasformazioni ne '700 la portarono ad avere le attuali forme barocche.
Il vicino convento è oggi sede della Scuola Elementare.
- Chiesa di Sant'Antonio Abate e Santa Caterina - Piccola chiesetta costruita subito dietro la Chiesa di Sant'Agostino. In una nicchia nell'abside si trova la statua lignea di Sant'Antonio Abate, di grande interesse storico e artistico.
- Chiesa di Santa Maria o di San Francesco - Chiesa consacrata nel 1149 dal vescovo Aldobrandino di Orvieto. Contiene numerose opere d'arte e affreschi del XVII secolo. Interessannte un portale incastonato nella facciata originale. Conserva un pregiato crocifisso in legno che risale al XIII secolo.
- Monastero di Santa Chiara - Disposto su di un colle a nord dell'abitato, il Monastero di clausura di Santa Chiara affaccia con alte mura sulla Via Cassia.
- Chiesa di San Lorenzo - Disposta sulla via principale del centro abitato, sembra che già esistesse prima del 1594. Nel 1877 la chiesa venne demolita e ricostruita dall'architetto Guglielmo Meluzzi, infine nel 1981 venne completamente restaurata.
- Interessanti sono la porta medioevale detta Julia de Jacopo; la Torre dell'Orologio, detta anche del Barbarossa o L'Orloggione, del XII secolo; le chiesa di Santa Caterina, del XIII secolo; il Palazzo Viscontini, con un ricco portale e il neoclassico Palazzo Comunale del XIX secolo.
- La ceramica - La tradizione ceramica di Acquapendente ha origini antichissime. Le tracce di questo tipo di lavoro si possono vedere, oltre che nei laboratori tuttora esistenti, anche lungo le vie del paese su targhe votive e manufatti ceramici
La Riserva di Monte Rufeno
- La Riserva Naturale di Monte Rufeno si estende per 2892 ettari a nord del centro abitato. Il territorio è quasi totalmente coperto di boschi di latifoglie come cerro, leccio e rovere e rimboschimenti di conifere. La flora è molto ricca e comprende oltre 1000 specie vegetali.
- La Riserva fu istituita dalla Regione Lazio nel 1983 ed è gestita direttamente dal Comune di Acquapendente. Fa parte del sistema dei parchi e delle riserve naturali della Regione.
- Le attività della riserva sono la promozione del turismo naturalistico di tipo residenziale, l'agricoltura biologica, il servizio di antincendio boschivo, la formazione e l'educazione ambientale, la ricerca scientifica e la silvicoltura naturalistica.
- La Riserva Naturale di Monte Rufeno si estende per 2892 ettari a nord del centro abitato. Il territorio è quasi totalmente coperto di boschi di latifoglie come cerro, leccio e rovere e rimboschimenti di conifere. La flora è molto ricca e comprende oltre 1000 specie vegetali.
- La Riserva fu istituita dalla Regione Lazio nel 1983 ed è gestita direttamente dal Comune di Acquapendente. Fa parte del sistema dei parchi e delle riserve naturali della Regione.
- Le attività della riserva sono la promozione del turismo naturalistico di tipo residenziale, l'agricoltura biologica, il servizio di antincendio boschivo, la formazione e l'educazione ambientale, la ricerca scientifica e la silvicoltura naturalistica.
Il Museo del Fiore
- Il Museo del Fiore è dislocato all'interno della Riserva Naturale di Monte Rufeno, a circa due chilometri dal borgo medioevale di Torre Alfina. Circondato da boschi si trova all'interno di un vecchio casale, il Casale Giardino, in una suggestiva valletta.
- Il Museo è motivato dalle notevoli fioriture della Riserva, che nel territorio presenta oltre 1000 specie diverse e dalla tradizione locale che si concretizza con la festa dei Pugnaloni.
- Nelle vicinanze il Bosco Monumentale del Sasseto, parte di foresta considerata uno dei siti di maggiore interessa dell'Italia Centrale.
- Il Museo del Fiore è dislocato all'interno della Riserva Naturale di Monte Rufeno, a circa due chilometri dal borgo medioevale di Torre Alfina. Circondato da boschi si trova all'interno di un vecchio casale, il Casale Giardino, in una suggestiva valletta.
- Il Museo è motivato dalle notevoli fioriture della Riserva, che nel territorio presenta oltre 1000 specie diverse e dalla tradizione locale che si concretizza con la festa dei Pugnaloni.
- Nelle vicinanze il Bosco Monumentale del Sasseto, parte di foresta considerata uno dei siti di maggiore interessa dell'Italia Centrale.
Torre Alfina
- Piccolo borgo medioevale frazione del Comune di Acquapendente fin dal 1818, che si sviluppa intorno al castello da cui ha avuto origine.
- Il borgo nasce nel IX secolo con la calata in Italia di Carlo Magno, quando quattro fratelli al suo seguito di origine tedesca si stabilirono nella nell'Italia Centrale. Uno di loro fermatosi a Orvieto dette origine ai Monaldeschi, che controllavano molti castelli della zona tra cui anche il castello di Torre Alfina.
- Estinti i Monaldeschi nel XVII secolo, il castello passò ai marchesi Bourbon del Monte, fino al 1881 quando venne acquistato dal marchese Edoardo Cahen.
- Piccolo borgo medioevale frazione del Comune di Acquapendente fin dal 1818, che si sviluppa intorno al castello da cui ha avuto origine.
- Il borgo nasce nel IX secolo con la calata in Italia di Carlo Magno, quando quattro fratelli al suo seguito di origine tedesca si stabilirono nella nell'Italia Centrale. Uno di loro fermatosi a Orvieto dette origine ai Monaldeschi, che controllavano molti castelli della zona tra cui anche il castello di Torre Alfina.
- Estinti i Monaldeschi nel XVII secolo, il castello passò ai marchesi Bourbon del Monte, fino al 1881 quando venne acquistato dal marchese Edoardo Cahen.
Trevinano
- Frazione del Comune di Acquapendente disposta a nord a circa 15 chilometri da esso. Probabilmente di origine etrusca il primo documento che riporta il suo nome risale però al 1073, su di un atto di donazione al monastero del SS. Salvatore sul Monte Amiata.
- I principali monumenti sono il castello con ancora riportato lo stemma dei Monaldeschi della Cervara, la chiesa parrocchiale e la chiesa della Madonna della Quercia.
- Frazione del Comune di Acquapendente disposta a nord a circa 15 chilometri da esso. Probabilmente di origine etrusca il primo documento che riporta il suo nome risale però al 1073, su di un atto di donazione al monastero del SS. Salvatore sul Monte Amiata.
- I principali monumenti sono il castello con ancora riportato lo stemma dei Monaldeschi della Cervara, la chiesa parrocchiale e la chiesa della Madonna della Quercia.